Descrivere il gusto del lampascione è difficile, dolce e amaro allo stesso tempo: più facile invece mangiarlo in tutte le sue declinazioni culinarie alla “Festa del Pampascione” in scena venerdì 6 Marzo a Galugnano, per scoprirne l’inconfondibile sapore riproposto in diverse ricette.
In questo piccolo comune, dove vivono poco più di 1.000 anime, in occasione della Festa della Madonna Addolorata (detta anche “de li pampasciuni”) con la partecipazione del comune di San Donato e del Comitato Feste patronali San Michele Arcangelo fede e sapori si mescoleranno in questa nota e sentita festa.
Come per molte delle feste patronali salentine, è difficile stabilirne l’origine e il motivo della festa: si narra che nella frazione di San Donato di Lecce il cipollotto era così apprezzato che il vescovo di Otranto concesse una dispensa speciale per cucinarlo con la carne di maiale nonostante il periodo di Quaresima.
Col tempo la festa si è ridimensionata ma la statua della vergine vestita di nero viene condotta come da tradizione nella processione che dalla chiesa matrice l’accompagnerà a quella del cimitero. Gli stand si apriranno in piazza Eroi dove esporranno questi saporiti frutti della terra, “pampascioni lessi”, saltati in padella con la cipolla, fritti e molto altro accompagnato da buon vino e dalle note allegre della musica popolare dei Terramara.
Ad animare la festa ci penserà anche la competizione della gara gastronomica, alla sua seconda edizione, che chiamerà a raccolta le massaie galugnanesi e la loro fantasia nel cucinare il re dei bulbi che ha conquistato i salentini.