Il Salento è una terra in grado di coniugare le proprie innumerevoli bellezze paesaggistiche alle culture e ai miti del tempo passato.
In alcuni comuni salentini della cosiddetta Grecìa Salentina si parla ancora oggi un dialetto di antica estrazione ellenica (il griko) ma, oltre a ciò, la penisola salentina è diventata rapidamente famosa in tutto il mondo per la pizzica.
Dagli Anni Novanta, nel solco della ricerca etnomusicale, ha preso slancio questa forma artistica coinvolgente che rimanda in modo diretto a un rituale collettivo di cura psicomedica che si praticava in un tempo ormai lontano.
La "pizzicata" era, solitamente, una donna di giovane età, la quale si supponeva fosse stata morsa da un ragno e che, per questo motivo, manifestava una patologia di tipo isterico-epilettico. La cura consisteva nel sottoporre la malcapitata a lunghi periodi di musiche e danze a ritmo forsennato.
Siamo dunque in presenza di vere e proprie modalità "ante litteram" di esercizio della musicoterapia.
I pionieri della pizzica in Salento sono stati gli Officina Zoé, gruppo storico che per molti non ha bisogno di presentazioni. Da quando è nato, una ventina di anni fa, ha infatti calcato le più importanti scene musicali, teatrali e cinematografiche, vantando numerose e titolate collaborazioni con musicisti di fama internazionale.
La tradizione salentina e il suo continuo e rispettoso rinnovamento passano attraverso la pizzica di Officina Zoé. Le "contaminazioni" che Officina Zoé ha saputo innestare propria architettura artistico-popolare di base rimandano direttamente agli influssi culturali che hanno storicamente fatto capolino nel Salento: Atene, Roma, Bisanzio, Balcani, Spagna, popolazioni nomadi. Mediterraneità pura.
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