La sua storia è legata a quella di un centurione romano che, vuole la leggenda, la scelse come dimora per la sua aria buona, per le belle colline fiorite e per l’abbondanza della sua vegetazione. Stiamo parlando di Ruffano, una delle tante meravigliose perle nascoste che è possibile scoprire esplorando il Salento.
Ruffano, la sua storia ed il suo territorio
Situata in provincia di Lecce, Ruffano ha origini molto antiche, forse addirittura pre-romaniche, anche se le notizie giunte fino a noi sono molto frammentarie.
Pare che debba il suo nome proprio ad un centurione romano di nome Ruffo (o Rufus) che ricevette in dono questa terra durante l’occupazione romana del Salento.
Secondo un’altra teoria, invece, il nome Ruffano è legato alla presenza di numerosi cespugli di rovo (dalla locuzione Rubis).
Al di là delle varie storie legate all’origine del suo nome, il villaggio di Ruffano ha subito una lunga evoluzione nel corso degli anni fino a divenire un borgo molto famoso durante l’epoca feudale. Questa fama è dovuta anche alla sua posizione strategica, su di una collina nel meraviglioso entroterra salentino, ma a brevissima distanza dal limpido mare di Gallipoli.
Cosa vedere a Ruffano
Ruffano è ricco di bellissime chiese e di altri monumenti e siti storici e naturali di grande interesse e prestigio.
Come ad esempio la Cripta del Crocefisso (conosciuta anche come cripta di Santa Costantina), una cavità naturale situata in campagna e trasformata in un luogo di culto dai bizantini. Ma la cosa ancora più interessante è esplorare la zona circostante la cripta, ricca di ritrovamenti preistorici come graffiti e fossili che sembrano risalire al Neolitico.
Sempre testimonianza della presenza dell'uomo sin da tempi molto antichi in questi territori è la Grotta della Trinità, dove sono stati ritrovati reperti che vanno dal Neolitico fino al Medioevo.
Di costruzione più recente, invece, è il Castello Brancaccio (dal nome dell'omonima famiglia), il cui nucleo più antico risale al 1400. Situato alla sommità del centro abitato, è stato trasformato durante le varie epoche storiche con interventi che ne hanno alterato in parte l'originaria struttura castellana.