Situata nel basso Salento, ricca di siti d'interesse, Tricase vanta una storia millenaria che affonda le sue radici nelle ere preistoriche, come testimoniato da alcuni megaliti risalenti sicuramente al periodo del Neolitico.
Una visita alla città, che si estende fino al mare, con la frazione di Tricase Marina , permette un tuffo nella storia, spaziando dalle testimonianze del primo periodo feudale agli esempi di architettura, soprattutto religiosa, molto più recenti.
Una passeggiata nel borgo del centro storico permette di ammirare i monumenti più affascinanti della cittadina salentina: primo fra tutti, il quattrocentesco Palazzo Gallone, oggi utilizzato come sede istituzionale del comune di Tricase.
Costruito come maniero fortificato, il palazzo era circondato da una cinta muraria difensiva, che ospitava all'epoca delle carceri. Tuttora è possibile osservare all'interno delle mura dei graffiti lasciati da coloro che vi sono stati imprigionati nei secoli passati.
Più o meno contemporanei del Palazzo Gallone, ma posti nelle frazioni esterne della città, sono il castello di Caprarica del Capo e quello di Tutino, che ha mantenuto anche parte del fossato che lo difendeva dagli attacchi dei saraceni ai tempi del suo utilizzo.
Nel centro storico, invece, è possibile ammirare diversi esempi dell'architettura religiosa rinascinementale e settecentesca. La più antica è probabilmente la chiesa del Convento dei Cappuccini, impreziosita da una nicchia barocca che ospita la statua della Vergine, per la quale è nota in tutta la regione.
Affascinante, invece, la leggenda che gira intorno alla Chiesa della Madonna di Costantinopoli, costruita alla fine del Seicento: il mito vuole che fosse stata costruita dal diavolo in una sola notte a causa di una scommessa. Proprio per questa ragione è anche chiamata la Chiesa dei Diavoli, e la particolare forma a pianta ottagonale rende la struttura ancora più affascinante, come il fatto che si tratti di un edificio sconsacrato: la reale motivazione di tale scelta, però, fu dovuta al fatto che la chiesa era in totale disfacimento strutturale, a rischio crollo, fino al suo restauro, a metà degli anni Sessanta.
Una città da vedere, quindi, proprio per la storia che testimonia.