Un viaggio su due ruote in totale autonomia tra le meraviglie del Salento, i suoi piccoli borghi, le masserie e i più suggestivi scorci di costa. Il seguente itinerario traccerà un percorso che, partendo da Lecce, vi guiderà fino all’estrema punta del Salento.
Partendo da Lecce, senza fretta e troppi sforzi, la prima tappa sarà una visita al museo diffuso di Cavallino ad ammirare le testimonianze delle bellezze della civiltà messapica e, poi, via nelle campagne della Grecìa fino alla scenografica zona umida dei Laghi Alimini, uno degli elementi naturalistici più preziosi di tutto il territorio salentino. Dopo un giro nel centro storico di Otranto scivolate nell’entroterra tra dolmen e menhir, ulivi secolari e giardini botanici.
Pedalando alla volta di Finibusterrae potrete ammirare il paesaggio sul mare lasciandovi incantare dalla grotta della Zinzolusa, che vi si presenterà come un maestoso ingresso scavato in una parete a picco sul mare di Castro.
Facendo rotta verso il Capo di Leuca, sarà indispensabile recuperare le forze per affrontare il vostro prossimo itinerario. Se non sapete dove dormire, il Residence Baia d’Oro sarà la scelta migliore in termini di confort e servizi offerti dalla struttura, ma non solo. Infatti, grazie alla sua posizione strategica tra Lido Marini e Torre San Giovanni, avrete la possibilità di spostarvi agevolmente lungo tutto il litorale ionico, pedalando comodamente e in poco tempo tra le più importanti località turistiche di Gallipoli e Santa Maria di Leuca.
Riprendete la vostra escursione raggiungendo Salignano per ammirarne la splendida Torre cinquecentesca, che sorge maestosa al centro della piazzetta del paese, e visitando il frantoio scavato nella roccia di Castrignano del Capo. Poi, proseguite verso Patù dove troverete l’imponente Centopietre, un monumento funebre risalente al IX secolo d.C. realizzato con monoliti appartenenti all’antica città di Vereto.
Sarà d’obbligo una capatina a Specchia per ammirarne il centro storico, uno dei borghi più belli d’Italia vero gioiello del cuore del Salento, per poi fare rotta verso la “West Coast” immergendovi nelle meraviglie di Porto Selvaggio e pedalando nei pressi delle vicine spiagge dalla sabbia sottile fino ad arrivare nel borgo della “città bella” di Gallipoli.
Sulla via del ritorno per Lecce, visitando Carpignano affronterete un percorso puntellato dalle meraviglie paesaggistiche, artistiche e culturali che nei secoli hanno dipinto un territorio ricco di storia. Avrete tanto da vedere, dalla “quercia elegante” alla torre colombaia del XV secolo in contrada Cacorzo, dalla “sepoltura a Grotticella” risalente al Neolitico rinvenuta in un’abitazione, si va alla scoperta dei menhir, gli antichi megaliti, per arrivare alla cripta bizantina di Santa Cristina testimonianza eccezionale del rito greco a Carpignano.
Non rientrate a Lecce, infine, non prima di aver ammirato il Museo della civiltà contadina di Tuglie e la Basilica di Santa Caterina di Galatina, prezioso scrigno di affreschi medievali