Il Salento si dimostra sempre di più un territorio sensibile alla ristorazione eco-sostenibile e al turismo consapevole.
Molte sono infatti le iniziative attivate da associazioni, aziende e comuni salentini che promuovono l'uso e il consumo di prodotti provenienti da agricoltura biologica, reperibili dunque all'interno della propria area territoriale.
Allo stesso modo turisti e viaggiatori sono sempre più rispettosi delle risorse paesaggistiche, naturali e umane dei luoghi in cui si recano e sono ben attenti a non comprometterne la bellezza e la conservazione.
Tale approccio alla ristorazione e al turismo risulta di facile presa in Salento, dove le risorse naturali sono quantitativamente e qualitativamente fruttuose al punto da permettere sia ai singoli che alle aziende di ragionare in termini di chilometro zero.
I ristoranti che intraprendono la strada del Km 0,oltre a garantire la freschezza e la genuinità dei prodotti della propria terra e a ridurre notevolmente i passaggi della filiera produttiva abbattendo così i costi, danno un forte impulso ai produttori locali, soprattutto quelli medi e piccoli; i quali, non potendo dedicarsi alla grande distribuzione, dirigono le loro forze e i loro investimenti verso le procedure dell'agricoltura biologica, che evita pesticidi e fertilizzanti di origine non naturale, sfrutta la naturale fertilità del terreno e rispetta la biodiversità.
Negli ultimi anni sono nate, inoltre, numerose guide che danno indicazioni su un consumo sostenibile in Salento, a dimostrazione dell'attenzione crescente nei confronti della tematica. Una di queste è "Salento da gustare - 100 ricette a km 0 scelte dai cuochi di Terra d'Otranto“, un'antologia di ricette della cucina salentina interpretate dai cuochi di 50 ristoranti a chilometro zero del Salento.
Molta è l'attenzione agli ingredienti "made in Salento" utilizzati di cui vengono descritte le caratteristiche e i principi nutrizionali.
Interessante è anche la "Guida Salento a Km 0", una raccolta di aziende agricole che supportano la sostenibilità ambientale.
Tali iniziative favoriscono l'interesse e la consapevolezza nei confronti del territorio salentino, stimolando quindi anche un turismo etico e sensibile.
Questo genere di turismo, oltre a valorizzare i prodotti genuini, con il conseguente impulso della produzione e dell'occupazione locale, è orientato verso la preservazione delle bellezze del luogo.
Ciò non significa solo saper godere dei panorami naturalistici, ma anche essere in grado di scegliere strutture turistiche che hanno mantenuto un basso impatto ambientale, evitando l'attività speculativa e di ricezione di massa tipica di quegli alberghi che sorgono a ridosso delle spiagge rovinando completamente il paesaggio.
Poco importa che tali strutture risultano spesso dislocate dal centro: le passeggiate in bici tra le distese campestri e gli alberi di ulivo del Salento per raggiungere il mare sono parte integrante della vacanza.