Sarà anche vero che la festività del 25 aprile, per chi ha la fortuna di non lavorare il sabato, verrà un po' intristita dalla normalità, ma chi ha la fortuna di vivere o viaggiare per un paio di giorni, avvicinandosi al meraviglioso angolo del Salento, potrà approfittare per un tour unico che vedrà protagonisti luoghi, zone e costruzioni dove il tempo sembra si sia fermato.
Questa possibilità è data grazie all'evento Chiese aperte nel Salento, a cui aderiranno ben 24 comuni della provincia di Lecce e che terrà aperte, per l'appunto, le porte delle chiese già da venerdì 24 fino al protrarsi del giorno successivo, Festa della Liberazione.
Naturalmente, gli orari saranno diversi da sito in sito e l'iniziativa vedrà eccezionalmente aperti al pubblico ed ai turisti dei luoghi in genere un po' più isolati perché appartenenti a realtà più piccole e meno esposte al fenomeno turistico.
Lo scopo dell'evento, è quello di divulgare e sottolineare le bellezze non solo ambientali che riserva la zona del Salento, ma anche e soprattutto le bellezze culturali ed architettoniche.
Infatti, oltre alle chiese, i Comuni che hanno aderito donano la possibilità ai visitatori e curiosi che accoreranno, di abbinare visite a musei, masserie, zone archeologiche e parchi che affiancano le stesse chiese, cripte, cappelle e santuari che per l'occasione resteranno aperte sia la mattina che il pomeriggio se non addirittura in orario continuato.
Armandosi dunque di cartina ed orari che verranno diffusi dai vari punti della Pro - Loco, si potranno ammirare cripte, massi o rocce ritenute miracolose come quelle della chiesa di San Vito in Calimera, la cripta di San Salvatore a Giurdignano e le rovine della Basilica Centoporte.
I fedeli potranno entrare nella tradizione ed in tutti quei credi acquisiti e mantenuti nei secoli tra le mura di costruzioni particolari come quelle suddette, ma anche da opere d'arte in esse contenute come il meraviglioso dipinto della Vergine nella chiesa della Madonna delle Serre a Ruffano.
In una zona più interna ed antica, invece, nel pittoresco borgo di Patù sarà possibile visitare la chiesa di San Giovanni insieme al mausoleo delle Centopietre.
Visitando la terra dei grandi massi, a Giuggianello, si potranno visitare la chiesa della Madonna dei Poveri ed anche la caratteristica rupestre della chiesa di San Giovanni. Queste, aperte sia di mattina che di pomeriggio, sia nella giornata di venerdì che in quella di sabato.
In alcuni punti, grazie all'aiuto di volontari, le visite alle chiese potranno essere delucidate da guide turistiche che focalizzeranno l'attenzione sulle particolarità delle costruzioni e dei luoghi come ad esempio accadrà nella parrocchia di San Nicola da Mira.
Fortunatamente quest'iniziativa promossa dall'Assocazione Terra Archeorete del Mediterraneo, permetterà di donare molta attenziona a chiese davvero antiche ed uniche risalenti all'era medievale come quella di San Biagio a Melendugno. La zona è maggiormente nota per tutta l'area archeologica di Roca Vecchia sulla litoranea di Torre dell'Orso.