Provate a togliere lo smartphone, il joystick della consolle o il tablet a vostro figlio per assistere ad una vera e propria tragedia greca, un pianto infinito dettato dalla consapevolezza di non poter più giocare e divertirsi.
Forse non tutti i bambini sanno che, non molto tempo fa, l’unico telefono con cui si giocava non aveva un display full hd ma era realizzato con uno spago piuttosto lungo, legato da un capo all’altro di un oggetto cavo, che una volta avvicinato all’orecchio simulava la telefonata.
Ma, lungi dall’essere degli inguaribili nostalgici, chi di noi non ripercorre entusiasta la memoria tra i vecchi cari giochi di un’infanzia ormai passata? Il viso dei nostri nonni, poi, si illumina alla domanda: “a cosa giocavi quando eri piccolo?” E’ un sorriso sincero, consapevole di quanto era bello divertirsi con la trottola, il gioco per eccellenza che consisteva nell’attorcigliare uno spago intorno alla fusoliera di questo caratteristico oggetto di legno: un rapido movimento di polso tirava velocemente a sé lo spago, dando alla trottola la forza necessaria per girare su sé stessa velocemente. Neanche a dirlo, vinceva chi realizzava il maggior tempo di rotazione.
La lista dei vecchi giochi del Salento costituisce una grossa fetta dell’ampio panorama delle usanze e dei costumi di questa terra e sarebbe impossibile citarli tutti. Tuttavia, come dimenticare il gioco della campana, l’odore del gesso utlizzato per disegnare a terra le nove caselle numerate? Il giocatore doveva lanciare, successivamente, una piccola pietra nelle caselle e poi saltellare con un solo piede, dalla prima casella all’ultima e ritorno, e così successivamente fino all’ultima casella.
Chi non ricorda l’intramontabile un,due,tre..stella! In questo gioco un bambino, sorteggiato dal gruppo, si spostava di in avanti di qualche metro dando le spalle agli altri bambini che, nel corso del gioco, dovevano avanzare fino a raggiungerlo. Dopo alcuni secondi esclamava “uun…duu…e… tre stella!” girandosi di scatto. Chi veniva sorpreso in movimento doveva indietreggiare, e chi veniva pescato due volte abbandonava il gioco.
Tra i giochi più gettonati meritano ancora di essere ricordati anche il girotondo, il salto con la corda, il dottore e il paziente e il sempre attuale nascondino.
Infine, molto diversi erano anche i giocattoli con cui le bambine giocavano. Le moderne barbie, ossigenate e dalla silhouette invidiabile, impallidirebbero alla vista delle loro bisnonne-bambole, cucite a mano con una discutibile attenzione ai dettagli e composte da pezze di vario genere!