La festa della Notte di San Rocco trae le sue origini da un rito antico, quello di San Rocco Guaritore. La sera del 15 di agosto migliaia di persone di radunano nel piccolo centro di Torrepaduli (frazione del comune di Ruffano), per parteciapre come spettatori o ballerini alla "danza delle spade" e alla "pizzica salentina".
Secondo la leggenda, la "danza delle spade" si balla in occasione della festa di S. Rocco perché il Santo, di origine francese, vissuto nel XIV sec. e guaritore dalla peste bubbonica, di origini nobiliari e valoroso cavaliere, avrebbe insegnato l'arte della scherma ai propri compagni di cella durante la sua prigionia nel Nord Italia. Durante il suo viaggio di ritorno a Montpelier, sua città di origine, fu ingiustamente accusato di essere una spia e lasciato morire in carcere nella notte fra il 15 ed il 16 agosto.
Secondo la leggenda anticamente le autorità di Ruffano decisero di spostare San Rocco da Torrepaduli a Ruffano in via definitiva. Il tutto doveva svolgersi in processione lungo la via principale che dalla frazione conduce al centro abitato di Ruffano. Improvvisamente, però, la statua del Santo divenne così pesante che le persone che la portavano a spalla dovettero chiedere aiuto. Nonostante l'aiuto di molte persone, la statua non si mosse di un solo metro, così si decise di tornare indietro e, imboccata la direzione per Torrepaduli, verso il Santuario la statua ritornò al suo peso normale.
La Pizzica-Scherma
La Pizzica-Scherma, nota anche come "danza delle spade" è una danza tradizionale in cui si mima il combattimento con le lame usando semplicemente le dita delle mani. Si tratta di un particolare tipo di pizzica eseguito esclusivamente fra uomini in cui i "duellanti" mimano una sfida di scherma al ritmo incalzante dei tamburelli suonati dai musicisti, che si dispongono in cerchio ("ronda").
La Notte di San Rocco è un momento tradizionalmente dedicato al culto del Santo e alla riproduzione delle antiche tradizioni della pizzica. Migliaia di persone si recano ogni anno a Torrepaduli per assistere alle "ronde" e agli spettacoli musicali dei partecipanti. La gente del luogo si reca in piazza portando con sè tamburelli, chitarre, fisarmoniche, flauti, abiti tradizionali per partecipare a questo singolare quanto affascinante "teatro della tradizione".