La via Francigena in Puglia è un’antica via dove tanti pellegrini, partendo dal Nord Europa, (Canterbury) si dirigevano verso Roma, e da qui proseguire verso i porti più importanti della Puglia per raggiungere la Terra Santa.
La Puglia è tutta francigena: comprende 400 chilometri di un territorio costituito da incantevoli paesaggi e architetture incantevoli, incorniciate da 800 chilometri di coste con un mare caraibico.
La via Francigena del Sud si riferisce alla Litoranea, la Micaelica, la Sallentina, l’Herculea e la Leucadense. Oggi, tra gli obiettivi della politica regionale pugliese vi è quello di investire sul territorio per rafforzare il turismo dei cammini perché attirerà un maggior numero di turisti fuori stagione e, inoltre, si tratta di un turismo ecosostenibile, in quanto i turisti si muovono a piedi, a cavallo o in bici.
Parliamo di una serie di percorsi interculturali e interreligiosi che rafforzano l’identità territoriale. Anche il Gargano, ad esempio, fa parte di questi percorsi perché lì si trova una grotta dove tanti cristiani, devoti all’Arcangelo Michele, si recavano ogni anno.
Perché è importante investire nel turismo sostenibile
Nel giro di 40 anni sembra che il turismo si sia intensificato notevolmente: i viaggiatori internazionali sono passati da 165 milioni a 1.4 miliardi.
Malgrado il turismo sia un’importante risorsa economica per il nostro Paese, bisogna anche constatare che la presenza di turisti sul territorio è responsabile dell’aumento dell’8% di emissioni di gas serra. Questo è dato da un maggiore affollamento delle città (più consumo di energia, cibo, acqua, trasporti, shopping). Quindi, l’aumento dei turisti nel nostro Paese può influire notevolmente sulla biodiversità, ma anche sugli aspetti culturali e sociali.
L’anno scorso l’ONU ha stabilito numerosi obiettivi ecosostenibili a cui tutti i Paesi membri dovranno adeguarsi nei prossimi anni, con lo scopo di tutelare il nostro Pianeta. Questi step sono tutti racchiusi nella cosiddetta Agenda 2030.
Tra i vari obiettivi, c’è anche il turismo sostenibile. A riguardo, si invitano i Governi a incentivare sui cammini che alimentano un tipo di turismo che non genera inquinamento. Infatti, consiste in spostamenti brevi che determinano un utilizzo minore di mezzi di trasporto come auto o aerei, a vantaggio di camminate a piedi o in bicicletta.
Che cos’è il cammino e in cosa consiste la via Francigena pugliese
Il cammino è un tipo di turismo lento che consiste in lunghe camminate tra le colline e i borghi italiani. In genere, si procede camminando e alternando l’utilizzo di mezzi non inquinanti, come le bici o praticando trekking.
Nel contesto internazionale, è possibile citare i celebri cammini che milioni di turisti effettuano ogni anno in Spagna e in Francia. Il più conosciuto è certamente quello di Santiago, il quale ha un business interno enorme. Per la precisione, la Galizia investe ogni anno su questo itinerario circa 4 MNL di euro.
In Italia, invece, si investono solamente 27 milioni per i cammini. Ma negli ultimi anni, si è registrato un aumento di camminatori anche in Italia e, per ridurre l’impatto ambientale, sarebbe importante investire e sostenere questa tendenza.
Sempre più italiani, in effetti, stanno concentrando la loro attenzione sui cammini perché desiderano stare lontani dal caos delle città sempre affollate e iniziano a preferire rotte dove poter ammirare e scovare scorci poco conosciuti e panorami mozzafiato, di cui l’Italia è piena!
Quando sentiamo parlare di Via Francigena, ci viene in mente quella che attraversa il Piemonte, il Lazio ma soprattutto la Toscana, tra i meravigliosi borghi della provincia di Siena, nella incantevole Val d’Orcia. Pochi sanno che esiste una Via Francigena anche al Sud, in Puglia. Questo viaggio ha una dimensione spirituale, culturale e ambientale.
Secondo alcuni calcoli, questo viaggio prevede una spesa media di circa 50 euro al giorno ed è possibile percorrerla in bicicletta, a cavallo o a piedi. L’obiettivo di investire sui cammini in Puglia è di destagionalizzare il turismo e attirare i visitatori, che in genere si concentrano solo nei periodi estivi, anche durante l’autunno e l’inverno, creando attrattive nel territorio che possono essere visitate anche fuori dall’Alta Stagione.
Si sta investendo, infatti, per recuperare strutture pubbliche per trasformarne in ostelli (Pubblici Ostelli Pugliesi). Ad esempio, a Monte Sant’Angelo verrà ricavato un ostello da un’ex Biblioteca Comunale.
La Regione Puglia ha finanziato 11 milioni per realizzarne dieci tra Roseto Valfortore, Celle San Vito, Castel del Monte, Minervino di Lecce e Putignano. Questi luoghi sono caratterizzati da paesaggi da sogno, da un incredibile patrimonio culturale, caratterizzato da trulli o da architetture di barocco leccese ma costituiscono anche tappe enogastronomiche dove i turisti potranno gustare ottimi vini e formaggi locali.
La Puglia è una regione da scoprire interamente per le sue bellezze naturali e il suo cibo genuino e tradizionale. Per questo, la via Francigena pugliese è destinata a diventare uno dei cammini più richiesti dai turisti, che potranno conoscere anche una parte della regione non interessata dal turismo balneare.