Se per caso siete in vacanza ad Otranto non potete non pensare di visitare Cannole...perderlo sarebbe un gravissimo errore!
Il piccolo borgo di sole 1600 anime ha tantissimo da offrire e, rispetto alle classiche mete turistiche, mantiene ancora un carattere autentico e originale. La vita scorre lenta all’interno delle sue vie e la vita cittadina è scandita da diversi eventi legati alla tradizione locale, come ad esempio la Sagra della Munniceddha.
Cannole prende il suo nome nell’antichità grazie all’abbondanza di canneti nelle sue vicinanze, che durante la sua fondazione, datata nel XII secolo, offrirono spazio agli abitanti per nascondersi dai nemici.
Rispetto ad altre città salentine vanta l’influenza della cultura greca. Grazie alla sua posizione strategica e la sua lontananza dalla calca di turisti delle altre città salentine, è perfetta per chi ha voglia di tranquillità.
È distante solo pochi chilometri da diversi punti attrattivi, come le città di Otranto e Lecce e da bellezze naturali incontaminate come l’Oasi Protetta dei Laghi Alimini.
Cannole: tra Architettura & Natura
Le bellezze che potete ammirare nel centro storico sono le sue stesse vie, scenari di una vita quotidiana lontana dalla frenesia delle città.
Un luogo che sicuramente non potete perdere è la Masseria Torcito, leggermente fuori al centro di Cannole. La masseria è circondata da una vasta presenza della flora mediterranea che si estende per circa 200 ettari. Se siete degli appassionati della bicicletta c’è anche la possibilità di percorrere quattro diversi percorsi ciclabili che attraversano diverse aree rurali e offrono panorami mozzafiato.
Altra bellezza è il Castello degli Orsini del Balzo, risalente al 1413, all’interno potrete passeggiare nel cortile dove si trova la particolarissima fontana e la Colonna Osanna, scenario di una leggenda locale. Si dice infatti, che sotto la colonna sia seppellito il corpo di un soldato turco di fede islamica che dopo aver avuto un’apparizione della Madonna si era convertito al cristianesimo.
Anche in questo piccolo borgo non potete perdere la vista di due tra le più belle chiese. La prima è la chiesa dedicata alla Santissima Madre di Dio, edificata nel 1500 ma in perfetto stile barocco, tranne per alcune modifiche effettuate nei vari secoli. All’interno potrete ammirare un capolavoro della pittura Seicentesca, la Madonna del Rosario. Inoltre, sull’altopiano circostante, la Serra di Montevergine (anche questa tappa obbligatoria del vostro viaggio), sono state rivenute tracce di insediamenti umani risalenti al periodo Neolitico. Lungo l’altopiano potrete ammirare anche un Menhir, un blocco di pietra monolitico, ribattezzato dagli abitanti della zona come "Santu Lasi".
La seconda è la Chiesa della Madonna di Costantinopoli, ricostruita nel 1936 sopra quelle che erano le tracce di una preesistente cappella rupestre. Proprio a questa chiesa solo legate diverse leggende su delle apparizioni della Madonna di Costantinopoli. Le leggende narrano che sia apparsa dopo il sacco di Otranto, quando le truppe saracene iniziarono a saccheggiare i borghi limitrofi, sbarrando l’ingresso ai soldati nel borgo di Cannole.
Cannole: le Antiche Tradizioni
In tutta la comunità salentina, ma specialmente a Cannole, è molto sentito il culto della Madonna. Come abbiamo visto nel paragrafo precedente, moltissimi dei luoghi della città sono legati a leggende di apparizione della Madonna e di come abbia salvato più volte il borgo dalle invasioni. Per questo viene festeggiata il Lunedì dell’Angelo con una processione in suo onore. Se siete nelle zone in questo periodo vi suggeriamo di non perderla in quanto molto caratteristica a livello folkloristico.
Altro evento imperdibile se visitate il Salento nel mese di agosto è la Sagra della Munniceddha, ovvero la lumaca. È uno degli eventi più importanti e sentiti dalla comunità e persone da tutte le zone limitrofe raggiungono il piccolo borgo per la grande festa. Durante la sagra la vera protagonista è la lumaca che viene servita in moltissime varianti, dalle classiche preparazioni a stand che ne propongono una rivisitazione più gourmet, insomma, ce né per tutti i gusti!