Il Salento è una terra ricca di misteri e leggende popolari che, con il loro fascino, avvolgono da anni le rinomate meraviglie del luogo. Spesso i miti raccontano le origini del nome di un particolare luogo e costituiscono un valore aggiunto per i numerosi turisti che ogni anno scelgono di partire alla scoperta di questa terra.
Ciò che colpisce maggiormente i visitatori che si recano in questo luogo è la presenza di due faraglioni, pressoché simmetrici e di forma identica fra loro, che si stagliano a pochi metri dalla costa.
Questi particolari faraglioni vengono da sempre chiamati "Le Due Sorelle" dagli abitanti del luogo. Il nome è dovuto a una leggenda, tramandata di generazione in generazione, che ancora oggi ammalia chiunque abbia il piacere di ascoltarla.
La leggenda delle Due sorelle di Torre dell’Orso
In un tempo remoto, due sorelle di straordinaria bellezza vivevano nelle campagne salentine. Un giorno le fanciulle decisero di allontanarsi dall’entroterra per cercare sollievo dal caldo estivo e si recarono sulla scogliera della baia di Torre dell’Orso, per godersi il refrigerio e la frescura.
La brezza marina soffiava allietando le ragazze con il suo profumo intenso di pini silvestri. L’aroma si rivelò così persistente e inebriante da spingere la sorella minore a sentirsi sempre più attratta dal sottostante mare cristallino. La fanciulla fu catturata dai colori smaglianti delle acque e si gettò in mare senza esitazione, compiendo così un gesto estremo e inaspettato sotto gli occhi della sorella.
Le urla disperate della ragazza, ormai avvolta dalle onde, spinsero l’altra a lanciarsi nel vuoto nel disperato tentativo di salvare la sua amata sorella, ma ciò si rivelò presto vano. Dopo alcuni attimi i corpi esanimi delle fanciulle erano ormai lambiti dalle acque marine.
Poco prima del rovinoso evento, un pescatore era stato attirato sulla spiaggia dalle grida e dai lamenti delle due ragazze, ma una volta recatosi sul posto non vide alcunché, se non due faraglioni posti uno vicino all’altro e che, prima di quel momento, non erano mai stati avvistati.
Preso dallo sconcerto e assai sorpreso, il pescatore decise di rinominare quelle due bellezze rurali come "Le Due Sorelle", in modo da portare sempre con sé la memoria delle due fanciulle che erano state tristemente prese dal mare.
Questa leggenda è una delle più tragiche e famose del territorio salentino e le formazioni naturali protagoniste del racconto sono indubbiamente una meraviglia naturale in grado di attirare ogni anno migliaia di turisti.
La baia di Torre dell’Orso oggi
La spiaggia di Torre dell’Orso è certamente una delle mete più ambite durante i mesi estivi e i suoi faraglioni contribuiscono ad accrescerne esponenzialmente il fascino. Sebbene negli anni le due formazioni rocciose siano state soggette all’erosione tipica della costa adriatica a causa della loro composizione
Recandosi alla baia è possibile ammirare la peculiare "Grotta di San Cristoforo" con le sue pareti costellate da iscrizioni in lingue antiche e le rovine della torre di avvistamento, fatta erigere nel XVI secolo per prevenire gli attacchi via mare da parte dei pirati turchi.
È inoltre possibile raggiungere con facilità le calette sabbiose di Sant’Andrea, i bianchi faraglioni noti come "Arco degli Innamorati" e la città di Otranto, meritevole di un giro turistico per apprezzare le mura della cittadina, i suoi bastioni e il rinomato castello aragonese.