L'incantevole Carovigno ha origini antichissime.
Giungere in questa piccola città è come fare un salto nel passato, in un tempo molto lontano da noi, che possiamo solo immaginare, perché nel Medioevo non esistevano le fotografie...Questo è tutt'altro che un peccato, perché vi permetterà di lasciare andare la fantasia a quel tempo e, passeggiando amabilmente per le vie strette di questa città, vi sembrerà per davvero di tornare indietro nel tempo.
Le antiche origini di Carovigno
Le torri da cui si potevano adocchiare da lontano i nemici che nei secoli si sono susseguiti, le mura a protezione della "Terra", così è chiamato il centro storico di Carovigno, le tante chiese medievali, l'antica Torre dell'orologio, le porte d'accesso alla città, tutto sembra ricordare un piccolo borgo antico.
Una volta entrati, il fascino di Carovigno vi apparirà in ogni strada, ad ogni angolo.
C'è poi la famosa Nzegna di Carovigno, risalente al X secolo, legata a una storia che lega indissolubilmente questa bandiera alla città e ai suoi abitanti. Con questo nome quasi impronunciabile, Nzegna, si nomina una bandiera fatta di tanti piccoli pezzi di stoffa colorati.
La storia narra la vicenda di un conte paralitico cui venne in sogno la Vergine Maria. Secondo la leggenda, la Madonna avrebbe chiesto all'uomo di recarsi in preghiera davanti alla sua icona al Belvedere di Carovigno e, in cambio, l'avrebbe guarito dalla malattia. Il conte e i suoi servi cercarono a lungo l'icona, risalente al culto bizantino, senza trovarla. Riuscirono nel loro intento quasi per caso, quando aiutarono un mandriano carovignese a ritrovare una giovenca che si era smarrita ed era finita proprio nella grotta nascosta ove si trovava l'icona.
A quel punto, gli abitanti festeggiarono la guarigione del conte legando un pezzo di stoffa colorata ad un bastone e facendolo roteare nell'aria. Da allora, la tradizione vuole che Carovigno sia sede di sbandieratori provetti, i quali si esibiscono in questa danza colorata ogni anno durante il periodo pasquale.
È benaugurante per il raccolto dell'anno venturo se la bandiera va in alto senza cadere per terra.
Se capitate da queste parti la settimana dopo Pasqua, potrete andare a tifare per gli sbandieratori che lanciano alte le loro bandiere: è uno spettacolo davvero unico!
Curiosità da non perdere su Carovigno
Vicino Porta Brindisi, si potrà visitare la Biblioteca Comunale di Carovigno, un palazzo dall'architettura soave, con grandi vetrate e oltre mille volumi antichi.
Il Castello Dentice di Frasso sovrasta la città: da basso è possibile ammirare l'imponenza delle sue mura e i suoi tre torrioni. La parte più antica del Castello è stata fatta costruire nel XV secolo dal principe Raimondo Orsini del Balzo, all'interno si trovano un elegante giardino circondato da logge e scalinate, mentre nei sotterranei si trovano le segrete...
È possibile immedesimarsi in un cavaliere del Medioevo ordinando il pane al forno pubblico del paese "Lu Scattusu", che cuoce ancora i suoi prodotti sulla pietra in un forno alimentato con fascine di ulivo.
La città di Carovigno vi riserverà molte sorprese: porte, archi, mura bianche e fiori colorati, cactus e lucine ad addobbare le strade, i panni stesi in strada.
Questa piccola cittadina è stata teatro di guerre annose, dove sono passati personaggi storici "famosi" e popoli bellicosi. Gli abitanti di Carovigno sono, quindi, eredi di una storia millenaria.