Il Parco di Porto Selvaggio ubicato nelle vicinanze di Nardò, (LE) è da sempre stato meta turistica di eccellenza, in quel Salento noto al grande pubblico per le variegate possibilità escursionistiche, paesaggistiche e turistiche che offre.
All’interno del parco oltre alla bellissima Palude del Capitano, si possono ammirare delle cavità carsiche di pregevole interesse storico. Esse hanno offerto riparo all’uomo fin dall’epoca paleolitica, e la loro visione permette di gettare uno sguardo alle condizioni di vita in cui gli antenati dell’uomo vivevano. Una di essa è la famosissima Grotta del Cavallo.
La Grotta del Cavallo e la sua storia
La grotta che si apre all’interno della Baia di Uluzzo, è stata scoperta nell’immediato dopo guerra, ma solamente nei primi anni '70 si è proceduto a uno studio particolareggiato delle sue peculiarità.
Quest’ultimo ha permesso di portare alla luce le tante stratificazioni geologiche che sono presenti al suo interno, risalenti a oltre 40.000 anni orsono.
La datazione era importante anche alla luce di alcuni fossili, ritrovati negli anni all’interno della cavità naturale. In special modo lo studio di due molari rinvenuti nella prima esplorazione della grotta, hanno fatto sì di poter accertare che alcuni uomini hanno vissuto nella grotta del Cavallo, in quel importante periodo storico che ha visto la transizione della specie umana dall’uomo di Neanderthal al cosiddetto Homo sapiens.
La visita della grotta del Cavallo
Il grande interesse che le ricerche passate nell’area del parco in generale e nella grotta del Cavallo in particolare, hanno portato un grande afflusso di visitatori. Essi oltre a poter effettuare un bel tour virtuale a 360° (visibile a fine articolo) potranno finanche visitare la grotta effettuando un percorso naturalistico all’interno del parco.
I visitatori saranno a stretto contatto con quella che era una delle residenze abituali dei nostri antenati più antichi e allo stesso tempo permetterà loro di godere dei magnifici paesaggi, che questo scorcio di Salento offre.