Siete rimasti estasiati dalle specialità culinarie assaggiate durante la vostra vacanza nel Salento e volete riproporle ad amici o parenti? Qui di seguito troverete 5 delle più importanti leccornie salentine semplici da preparare e gustose da mangiare. Prendete carta e penna….
1) Pisciammare: Non fatevi ingannare dal nome: si tratta di un piatto povero, ma ricco di ingredienti genuini. Cavallo di battaglia delle nonne salentine, lo preparavano già a partire dalle prime luci del mattino quando veniva consumato ancora caldo dai mariti prima di affrontare il duro lavoro nelle campagne.
Ingredienti: olio d’oliva, cipolla, peperoni piccanti, piselli, cime di rapa, friselline
Preparazione: dopo aver soffritto la cipolla, aggiungere i peproni, i piselli, i pomodori e le cime di rape. In seguito, aggiungere l’acqua salata a piacimento facendo cuocere il tutto per mezz’ora. Versare il pisciammare sulle friselline: il piatto è servito.
2) Peperonata: Verde, giallo, viola, nero e marrone sono i colori tipici che caratterizzano questo gustoso piatto. La peperonata si distingue innanzitutto tra dolce, preparata con frutti di forma squadrata più o meno tondeggiante e piccante, con frutti allungati e conici. Per la sua preparazione è consigliabile utilizzare peperoni freschi e sodi.
Ingredienti: Peperoni gialli e rossi, pomodori, olio extravergine d’oliva, 1 cipolla, 1 spicchi d’aglio, peperoncini piccanti, capperi, aceto balsamico, pane grattugiato, sale e basilico.
Preparazione: Dopo aver soffritto la cipolla e l’aglio in una padella lasciandoli rosolare leggermente, aggiungere i peperoni gialli, rossi e verdi, precedentemente tagliati a filetti e privati dei semi. A fine cottura aggiungere una manciata di capperi, alcune foglie di basilico, aceto balsamico e pane grattugiato.
3) Sagne torte ‘ncannulate: Pasta salentina per eccellenza, questa specialità di pasta fatta in casa rappresenterebbe, secondo la tradizione, i trucioli della pialla di San Giuseppe e veniva preparata generalmente la domenica o nei giorni di festa. L’ingrediente principale è la farina di semola di grano duro anche se è molto apprezzata anche la variante d’orzo.
Ingredienti: 500 gr di farina di semola di grano duro, acqua e sale quanto basta.
Preparazione: Realizzata la classica “fontana” con la farina, disporre il sale al centro e impastare unendo gradatamente l’acqua necessaria per ottenere un impasto omogeneo. Dopo aver steso l’impasto, dello spessore di 1-2 millimetri, con il mattarello tagliate la sfoglia per ottenere delle striscioline di pasta larghe un paio di centimetri e lunghe circa 40. Fatto ciò, con le dita della mano sinistra tenete fermo il lembo della striscia di pasta mentre con l’altra mano fate rotolare la striscia su se stessa fino a quando non appare completamente “ncannulata”, attorcigliata appunto. Mettete a riposare le sagne su dei vassoi di cartone, cospargetele di farina e successivamente cuocetele in acqua salata condendo il tutto con sugo di pomodoro fresco e basilico.
4) Purpu alla pignata: “La morte de lu purpu è la pignata” dice, non a caso, un antico proverbio salentino. Vediamo insieme come preparare questo semplice ma gustoso piatto.
Ingredienti: 1 polpo, 3 pomodori maturi, 1 cipolla di Tropea, un mazzetto di prezzemolo, 1 spicchio d’aglio, 1 foglia di alloro, pepe nero, olio d’oliva.
Preparazione: Sarà fondamentale, innanzitutto, battere il polpo fino ad ammorbidirlo. Dopo averlo tagliato a pezzettini e lavato, versatelo nella Pignata con i pomodori maturi tagliati a pezzetti a cui aggiungerete l’aglio, il pepe e gli altri aromi senza aggiungere acqua né sale ricordando un altro antico detto “il polpo si cuoce nell’acqua sua stessa”.
5) Frisa con pomodoro e tonno: in tempi più antichi i lavoratori dei campi non potevano certo permettersi pane fresco tutti i giorni. Nascono proprio da questa esigenza questi piccoli pani dalla forma circolare, cotti nei forni a legna con il grano della propria campagna. La frisa si presta a molte varianti, ma nella tradizione veniva bagnata con acqua di mare e pomodoro schiacciato per farne uscirne il succo.
Ingredienti: frisa d’orzo o di grano, pomodorini, tonno fresco, origano, olio extra-vergine d’oliva e sale a piacimento.
Preparazione: Bagnate la frisa con dell’acqua, magari tramite il caratteristico “sponsa frise”, fino a farle raggiungere la morbidezza o croccantezza desiderata. La farcitura sarà preparata a parte tagliando i pomodorini in 4 condendoli con olio, sale, pepe, origano e amalgamando il tutto con il tonno: distribuite il condimento sulla frisa ed il gioco è fatto.
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